De l’infinito, universo e mondi

Frontespizio dell’opera, che figura stampata a Venezia
AutoreGiordano Bruno
1ª ed. originale1584
Generedialogo
Sottogenerefilosofico
Lingua originaleitaliano
PersonaggiAlbertino, Burchio, Elpino, Filoteo, Fracastorio

Da Wikipedia

De l’infinito, universo e mondi[1] è il terzo dialogo filosofico che Giordano Bruno pubblica a Londra nel 1584, chiudendo il ciclo dei dialoghi cosmologici londinesi intrapreso con La cena de le ceneri e proseguito con De la causa, principio et uno. Sviluppando ulteriormente tematiche già iniziate in quelli, il rapporto fra un Dio immanente e un universo infinito da un lato, e la distinzione dei ruoli di teologia e filosofia dall’altro, il De l’infinito sancisce il punto definitivo di frattura del pensiero del filosofo sia con la dottrina aristotelica sia col cristianesimo.

Il sistema geocentrico in un'illustrazione di Johannes Honterus, 1552 («Quella vil fantasia della figura, de le sfere e diversità di cieli»)

Il sistema geocentrico in un’illustrazione di Johannes Honterus, 1552 («Quella vil fantasia della figura, de le sfere e diversità di cieli»)

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