App Immuniti: app berlusconiana

App immuniti

App IMMUNITI sarebbe pensata per arginare un’emergenza nazionale, basata su strumenti elettronici, con una massiccia raccolta dati, incentrata sull’uso volontario e consapevole da parte della maggioranza della popolazione italiana.

Questo è quello che ci continuano a dire…

«Nessuno sarà obbligato a installare l’applicazione, ma ovviamente ci aspettiamo che un numero alto di cittadini collabori», ha spiegato Arcuri, che ha poi aggiunto: «Gli esperti che hanno contribuito a supportare questo processo ci hanno detto che almeno il 75 per cento della popolazione dovrebbe installarla». Ricordiamo che sarà garantito il completo anonimato e che non ci sarà «nessuna finalità diversa da quelle per le quali è stata progettata: userà Bluetooth e non la geolocalizzazione».

immuniti: i retroscena

Bending Spoons: è questo il nome della società che realizzerà la ormai celebre app Immuni per tracciare i contagi da Coronavirus in Italia.

La cosa interessante, però è la seguente: 

in tanti sono rimasti colpiti ed incuriositi dal nome della stessa società Bending Spoons, letteralmente “piegare cucchiai”.

Si tratta come spiegato da Corriere di un omaggio al film Matrix del 1999 con protagonista Keanu Reeves. Memorabile la scena in cui un bambino riesce a piegare il metallo di un cucchiaio con la forza del pensiero. I fondatori in merito hanno spiegato, confermando l’omaggio cinematografico: “Ci piaceva l’idea di poter cambiare visione, rendendo flessibile quello che appare rigido e non modificabile”.

la sperimentazione dell’app partirà in una serie di regioni-pilota per poi estendersi piano piano ad altre che parteciperanno su base volontaria, senza dimenticare accanto a questi test ne saranno avviati altri nelle sedi della Ferrari di Maranello e Modena, dove i dipendenti potranno scaricare volontariamente l’applicazione. 

 

Corriere ha posto l’accento sul bilancio più che positivo della startup che è riuscita a raddoppiare in un anno il suo giro di affari grazie anche al forte profilo internazionale. Ogni giorno si contano 270mila nuovi utenti che realizzano 20 milioni di download. Un successo che dipende anche dall’altissimo profilo del personale, selezionato con estrema attenzione tra oltre 40mila candidature e centinaia di colloqui. I fondatori hanno spiegato che nella società “ogni persona ha in media almeno una laurea a pieni voti alle spalle; tra le aziende o gli istituti da cui provengono i membri della nostra squadra ci sono Google, Apple, McKinsey e il Cern. Da noi lavorano ingegneri, scienziati dei dati, esperti di marketing e designer tra i migliori d’Italia e d’Europa”.

 

L’azienda “Bending Spoons”, creatrice dell’app “Immuni”, che servirà per tracciare i contagi da Coronavirus in Italia, è una delle realtà più solide nel mondo delle startup, come testimonia il suo fatturato annuo: 90 milioni di euro nel 2019, esattamente il doppio rispetto a quanto fatto registrare nel 2018 (45,5 milioni di euro) e dieci volte superiore ai dati del 2017 (9 milioni di euro). 

Bending Spoons (piegare cucchiai): i soci

Bending Spoons. Questa, come ricorda Starmag.it, è stata fondata nel 2013 da quattro ragazzi italiani, leggasi Francesco Patarnello (presidente), Luca Ferrari (consigliere delegato), Matteo Danieli e Luca Querella. L’azienda è fra le prime venti al mondo per download di app, ed è il principale sviluppatore di app per iOS in Europa, numeri che fanno capire la qualità del lavoro degli stessi ragazzi. A partire dal luglio del 2019, scrive ancora Starmag.it, nell’azienda sono entrati con il 5.7% tre società, a cominciare da H14, business facente capo a Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, figli di Silvio, rientrante nel gruppo Fininvest.

Tre i nomi in modo particolare, le cui quote assommano complessivamente al 5,7%del capitale complessivo:

  • H14
  • NUO Capital
  • StarTip

La H14 S.p.A., in particolare, è “an Italian family office headquartered in Milan” e si qualifica come la holding di Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi (figli di Silvio Berlusconi e Veronica Lario). La stessa H14 è proprietaria di una cospicua fetta del gruppo Fininvest (nesso che lega direttamente i figli di Silvio Berlusconi con i dividenti del gruppo) ed è altresì a capo di altri investimenti tra i quali figurano nomi del calibro di FlixBus.

H+, logo del movimento transumanista.

Da notare la H cosa significa….

 

Per contro StarTip è controllata al 100% dalla Tamburi Investment Partners S.p.A., è direttamente correlata a nomi quali Alkemy, Buzzoole, Digital Magics o Talent Garden, e vive quindi sotto lo stesso tetto di un portfolio investimenti che annovera Amplifon, Moncler, iGuzzini, Hugo Boss, Ferrari ed Eataly.

Si è poi aggiunta anche Nuo Capital di Hong Kong, e StarTip di Giovanni Tamburi (Ovs e Moncler fra le altre). L’80% è comunque rimasto in mano ai quattro giovani fondatorie, mentre un 10/12% a vari collaboratori. 

Immuniti: come funziona

In poche parole, l’app assocerà ad ogni utilizzatore un codice identificativo, un ID, in forma totalmente anonima (certo!!). Nel caso in cui questi dovesse aver contratto il virus lo dovrà segnalare sull’applicazione, e di conseguenza, tutti gli altri che la utilizzeranno verranno informati che nelle vicinanze c’è un positivo, nonché quali contatti ha avuti nei giorni precedenti l’esito..

Tra le caratteristiche dell’app Immuni, anche la possibilità di stilare una sorta di diario personale della propria salute, da aggiornare in ogni istante, e che permetterà di tenere traccia appunto dei propri eventuali malanni. L’app Immuni non sarà obbligatoria (per il momento e comunque tanti la stanno scaricando), chi vorrà potrà scaricarla attraverso l’App Store per gli iPhone, oppure, attraverso Google Play Store per tutti gli utilizzatori di Android. L’applicazione realizzata dalla Bending Spoons rientra nell’iniziativa Pan-European Privacy-Preserving Proximity Tracing (PEPP-PT), una collaborazione europea con l’obiettivo di tracciare gli utenti con le stesse modalità e con informazioni simili.

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